Arthritis Research & Therapy traccia il profilo delle molecole che proteggono l’articolazione
In risposta a condizioni di danno a carico dell’articolazione (es. traumi acuti, microtraumatismi ripetuti, sovraccarico meccanico, etc.) l’organismo produce localmente sostanze lipidiche a carattere protettivo.
Queste sostanze sono i cosiddetti autacoidi (dal greco autòs, se stesso, e àkos, rimedio).
A metà degli anni ’90 il Premio Nobel per la Medicina, Rita Levi Montalcini, scopriva che uno di questi autacoidi, la palmitoiletanolamide (PEA), proteggeva localmente i tessuti normalizzando la risposta mastocitaria e contrastando la neuroinfiammazione.
È oggi noto che i livelli endogeni di PEA nel liquido sinoviale tendono ad esaurirsi con il progredire della malattia articolare. È il caso dei pazienti affetti da artrosi o artrite reumatoide che nella fase avanzata, con dolore severo, presentano un drastico calo dei livelli di PEA nel liquido sinoviale rispetto ai valori di soggetti sani (Fig.1).
Conclusioni
Le alterazioni dei livelli sinoviali di PEA suggeriscono che la molecola possa essere un importante mediatore cellulare implicato nel normale metabolismo articolare.
Innalzare i livelli di Palmitoiletanolamide, stimolandone localmente la produzione all’interno dell’articolazione affetta da malattia degenerativa, è la strategia alla base del progetto Hyadrol.
Richardson D, Pearson RG, Kurian N, Latif ML, Garle MJ, Barrett DA, Kendall DA, Scammell BE, Reeve AJ, Chapman V. Characterisation of the cannabinoid receptor system in synovial tissue and fluid in patients with osteoarthritis and rheumatoid arthritis. Arthritis Res Ther. 2008; 10(2):R43